Una barca ferma sul mare , un portellone che si presenta come una finestra aperta sul mondo . un uccellino si posa sugli ormeggi , ecco una magnifica occasione , una emozione colta nel suo attimo il fotografo pronto ne ferma la sosta per sempre , una immagine semplice ma che mi trasmette un sentimento di pace ,di libertà , una naturale inclinazione dell’uomo spettatore e attore nel grande teatro della natura .Nella scia restano le parole ””La mer a bercè mon coeur pour la vie”.
Sono d’accordo sul felice momento dello scatto (potrebbe andare bene per il progetto “cogli l’attimo” della mail art fiaf) e aggiungo trovo originale l’inquadratura che riesce a comprendere in un insieme piacevole il mare, la terra e l’imbarcazione.
Purtroppo non si può controllare tutto e l’illuminazione principale evidenzia soprattutto la carrucola e poi in secondo piano l’uccellino che è il soggetto principale della foto …. per volontà dell’autore.
Un’immagine di ispirazione molto poetica. Mi piace la composizione che dà ampio spazio al contesto marinaro, mettendo però al centro dell’attenzione il passerotto nel suo attimo di pausa. La semplicità è un pregio che difficilmente non raggiunge i risultati sperati, e qui la semplicità ancora una volta, a mio parere, non ha fallito. Ciao
Vedo una carrucola incombere su un passeriforme, però la carrucola ‘porta’ una fune d’acciaio scarrucolata… ma per ora appesa sta e l’animale non corre pericolo alcuno…
Questa immagine è la quintessenza di quanto rifiuti con la tua sempre informata e puntualmente analitica critica fotografica – scusami Antonino, non sono qui a distanza ‘professionale’ perchè c’è una vicinanza sotto il profilo passionale (la Fotografia) con te che me lo impedisce di fatto – …
Rifilerei qualcosina in basso e modulerei tonalmente, conoscendoti. Per il resto sei stato molto pronto, prontissimo e questo attimo ce lo regali con piacere.
C’è un bel contrasto di sentire tra la delicatezza vitale e fugace del passero e la freddezza distaccata e statica della carrucola: questo è il plus.
perfette e fredde geometrie, smorti colori, odore di pece e catrame, stanca marea che non si decide al viaggio di ritorno, anima persa dell’autore che cerca conforto nel passero sapendo che tutto rimane uguale a se stesso mentre lui volerà via.
Non voletemene non riesco a farne ameno le immagini sono come parole poesia o racconto che sia ””””L’uomo e il mare “”””Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell’infinito svolgersi dell’onda
l’anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l’abbracci
con gli occhi e con le braccia, il cuore………
Charles Baudelaire
@Domenico
“contrasto …. tra la delicatezza vitale e fugace del passero e la freddezza distaccata e statica della carrucola: questo è il plus”.
Era appunto la mia idea.
Ho pensato di mettere in relazione (o meglio in contrasto) la gioviale e simpatica vivacità del passero con la geometria inanimata del ferro.
Nella cornice non ho lesinato con lo spazio; volevo che essa recitasse la sua parte, con le linee variamente inclinate, colorate di freddo blu saturo.
L’immagine sul monitor perde in saturazione e vivacità. Inoltre il giallo della carrucola e l’alone del controluce del passero sono poco evidenti.
Il contrasto tra ombre e luce era elevatissimo. Il soggetto principale (il passero) era identificabile anche con questa sottoesposizione (e schiarirlo avrebbe comportato il bruciare ulteriormente i riflessi sul mare).
Dunque un controluce; cercando di salvaguardare l’esposizione dello sfondo e la visibilità del blu della cornice, grazie al RAW.
Cervellotico, quindi. Come è mio solito.
Una barca ferma sul mare , un portellone che si presenta come una finestra aperta sul mondo . un uccellino si posa sugli ormeggi , ecco una magnifica occasione , una emozione colta nel suo attimo il fotografo pronto ne ferma la sosta per sempre , una immagine semplice ma che mi trasmette un sentimento di pace ,di libertà , una naturale inclinazione dell’uomo spettatore e attore nel grande teatro della natura .Nella scia restano le parole ””La mer a bercè mon coeur pour la vie”.
L’attimalità bressoniana.
Sono d’accordo sul felice momento dello scatto (potrebbe andare bene per il progetto “cogli l’attimo” della mail art fiaf) e aggiungo trovo originale l’inquadratura che riesce a comprendere in un insieme piacevole il mare, la terra e l’imbarcazione.
Purtroppo non si può controllare tutto e l’illuminazione principale evidenzia soprattutto la carrucola e poi in secondo piano l’uccellino che è il soggetto principale della foto …. per volontà dell’autore.
Un’immagine di ispirazione molto poetica. Mi piace la composizione che dà ampio spazio al contesto marinaro, mettendo però al centro dell’attenzione il passerotto nel suo attimo di pausa. La semplicità è un pregio che difficilmente non raggiunge i risultati sperati, e qui la semplicità ancora una volta, a mio parere, non ha fallito. Ciao
Vedo una carrucola incombere su un passeriforme, però la carrucola ‘porta’ una fune d’acciaio scarrucolata… ma per ora appesa sta e l’animale non corre pericolo alcuno…
Questa immagine è la quintessenza di quanto rifiuti con la tua sempre informata e puntualmente analitica critica fotografica – scusami Antonino, non sono qui a distanza ‘professionale’ perchè c’è una vicinanza sotto il profilo passionale (la Fotografia) con te che me lo impedisce di fatto – …
Rifilerei qualcosina in basso e modulerei tonalmente, conoscendoti. Per il resto sei stato molto pronto, prontissimo e questo attimo ce lo regali con piacere.
C’è un bel contrasto di sentire tra la delicatezza vitale e fugace del passero e la freddezza distaccata e statica della carrucola: questo è il plus.
perfette e fredde geometrie, smorti colori, odore di pece e catrame, stanca marea che non si decide al viaggio di ritorno, anima persa dell’autore che cerca conforto nel passero sapendo che tutto rimane uguale a se stesso mentre lui volerà via.
Non voletemene non riesco a farne ameno le immagini sono come parole poesia o racconto che sia ””””L’uomo e il mare “”””Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell’infinito svolgersi dell’onda
l’anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l’abbracci
con gli occhi e con le braccia, il cuore………
Charles Baudelaire
@Domenico
“contrasto …. tra la delicatezza vitale e fugace del passero e la freddezza distaccata e statica della carrucola: questo è il plus”.
Era appunto la mia idea.
Ho pensato di mettere in relazione (o meglio in contrasto) la gioviale e simpatica vivacità del passero con la geometria inanimata del ferro.
Nella cornice non ho lesinato con lo spazio; volevo che essa recitasse la sua parte, con le linee variamente inclinate, colorate di freddo blu saturo.
L’immagine sul monitor perde in saturazione e vivacità. Inoltre il giallo della carrucola e l’alone del controluce del passero sono poco evidenti.
Il contrasto tra ombre e luce era elevatissimo. Il soggetto principale (il passero) era identificabile anche con questa sottoesposizione (e schiarirlo avrebbe comportato il bruciare ulteriormente i riflessi sul mare).
Dunque un controluce; cercando di salvaguardare l’esposizione dello sfondo e la visibilità del blu della cornice, grazie al RAW.
Cervellotico, quindi. Come è mio solito.