Un gioco antropomorfo della Natura evidenziato dall’inquadratura di una fotografia in bianco e grigione con un diaframma un poco aperto.
Il risultato c’è, quindi un bravo l’autore.
concordo sul grigiore…
acc….ci ho provato, ma alcuni riflessi del fogliame (ostacoli non sormontabili perchè frapposti in altezza) non mi hanno permesso una corretta conversione nel B\N che avrei voluto.
Onorato di cotanta “fotografia” dell’immagine, grazie Fulvio
Voglio essere onesto…
elaborato una foto scattata in raw e convertita in scala di grigi con lightroom…il fogliame oscurava l’immagine e mi sono scervellato in postproduzione: fatto correre i cursodi del verde in maniera che scomparissero le ombre del fogliame fuorifuoco per aver scattato al minimo diaframma (ossia tutto aperto). è semplicemente la registrazione di un occhio che mi ha impressionato per forma e verosomiglianza, non credete?
Dopo tutta la postproduzione sono comparsi pure due bargigli e si indovina il becco che tiene una probabile preda (più chiara) in punta… la meraviglia è duplice e la sorpresa è di trina.
Apprezzabile la visione del fotografo: lo esprimo ben conoscendo giorno ora luogo e circostanza della visione, senza aver presenziato alla fatica postproduttiva e a qualche metadato optometrico non rivelabile che fornirebbe un supplemento di stupore.
grazie Dom,
vi abbiamo stupito con effetti speciali?!tutto merito delle lezioni del GFA…
adesso verrà giù una pioggia torrenziale….datemi un pizzicotto!!!un giudizio quasi sufficiente del maestro!!!
Se vuoi imparare, devi esserlo.
Anche perché noi, qui, non “stiamo a petttinare le bambole”.
L’idea che ti ha portato a scattare era ottima.
Ma ci vuole un po’ di esperienza, …e un potatore elettrico da taschino, da portare sempre dietro.
In ogni caso, complimenti per l’idea.
grazie per il consiglio Antonino,
oramai il cavalletto è un accessorio sempre presente, ma anche un potatore portatile…
già non si passa inosservati con borsa e cavalletto, figurati con scaletta e una piccola motosega….
sicuramente l’esperienza, ma anche qualche buon consiglio aiuta a centrare tecnica e inquadratura…e un consiglio disinteressato viene assunto con immediatezza.
Le parole determinate di un appassionato aiutano davvero a sperimentarsi e far emergere la “visione” fotografica del mondo…in questo e per questo non posso che rendere onore a chi trasmette rispetto e amore per il grandioso mondo dell’indagine fotografica: complimenti a tutti i blogger, soprattutto a chi “apre gli occhi” ai neofiti e speranzosi amatori della “camera chiara”
Un gioco antropomorfo della Natura evidenziato dall’inquadratura di una fotografia in bianco e grigione con un diaframma un poco aperto.
Il risultato c’è, quindi un bravo l’autore.
concordo sul grigiore…
acc….ci ho provato, ma alcuni riflessi del fogliame (ostacoli non sormontabili perchè frapposti in altezza) non mi hanno permesso una corretta conversione nel B\N che avrei voluto.
Onorato di cotanta “fotografia” dell’immagine, grazie Fulvio
Hai fotografato in Jpeg?
Voglio essere onesto…
elaborato una foto scattata in raw e convertita in scala di grigi con lightroom…il fogliame oscurava l’immagine e mi sono scervellato in postproduzione: fatto correre i cursodi del verde in maniera che scomparissero le ombre del fogliame fuorifuoco per aver scattato al minimo diaframma (ossia tutto aperto). è semplicemente la registrazione di un occhio che mi ha impressionato per forma e verosomiglianza, non credete?
Dopo tutta la postproduzione sono comparsi pure due bargigli e si indovina il becco che tiene una probabile preda (più chiara) in punta… la meraviglia è duplice e la sorpresa è di trina.
Apprezzabile la visione del fotografo: lo esprimo ben conoscendo giorno ora luogo e circostanza della visione, senza aver presenziato alla fatica postproduttiva e a qualche metadato optometrico non rivelabile che fornirebbe un supplemento di stupore.
grazie Dom,
vi abbiamo stupito con effetti speciali?!tutto merito delle lezioni del GFA…
adesso verrà giù una pioggia torrenziale….datemi un pizzicotto!!!un giudizio quasi sufficiente del maestro!!!
@ Stefano
“Voglio essere onesto…”
Se vuoi imparare, devi esserlo.
Anche perché noi, qui, non “stiamo a petttinare le bambole”.
L’idea che ti ha portato a scattare era ottima.

Ma ci vuole un po’ di esperienza, …e un potatore elettrico da taschino, da portare sempre dietro.
In ogni caso, complimenti per l’idea.
grazie per il consiglio Antonino,
oramai il cavalletto è un accessorio sempre presente, ma anche un potatore portatile…
già non si passa inosservati con borsa e cavalletto, figurati con scaletta e una piccola motosega….
sicuramente l’esperienza, ma anche qualche buon consiglio aiuta a centrare tecnica e inquadratura…e un consiglio disinteressato viene assunto con immediatezza.
Le parole determinate di un appassionato aiutano davvero a sperimentarsi e far emergere la “visione” fotografica del mondo…in questo e per questo non posso che rendere onore a chi trasmette rispetto e amore per il grandioso mondo dell’indagine fotografica: complimenti a tutti i blogger, soprattutto a chi “apre gli occhi” ai neofiti e speranzosi amatori della “camera chiara”