E’ un’immagine di grande gusto che, sia per il soggetto sia per la tecnica (pare un acquerello) richiama le antiche stampe giapponesi su carta di riso.
L’albero più scuro e la lingua di terra, in primo piano a sinistra, rompono la simmetria verticale creando anche profondità.
Non è originale, ma pur sempre valida; se non altro per lo studio di questa tecnica.
L’immagine, gradevole, è imperniata sui riflessi speculari e sulla modulazione dei toni dell’azzurro. Una linea di terra taglia orizzontalmente la metà del quadro e fa da asse di simmetria agli elementi reali e riflessi del secondo e dell’ultimo piano. In primo piano, il cuneo nero di una lingua di terra avanza da sinistra per arrestarsi in corrispondenza della mediana verticale del quadro. I quattro alberi con il motivo grafico dell’intreccio dei rami , via via più chiari per la prospettiva aerea, si stagliano sull’azzurro tenue dello sfondo: quattro linee verticali sulle due orizzontali del terreno.
I toni tenui e monocromatici, l’acqua immobile, il taglio allungato, creano una atmosfera di profonda quiete e tranquillità che colpisce e contamina lo spettatore.
Enrico
wow gente…. questo è il tipo di foto che piace a me, pressochè malinconico , morbidamente oserei dire languido, melanconico.
i toni del chiaroscuro disegnano la profondità e il grafismo dei rami è ok….
bravo bravo.
ottima scelta di taglio
Apprezzo enormemente lo scatto e – forse ancor di più – il commento fatto da Enrico Maddalena. Commento che, tra l’altro, mi appare perfettamente equilibrato ed incredibilmente preciso. Già… perchè lo ammetto: io non ne sarei stata capace. Uno scatto come questo mi coinvolge innanzi tutto emotivamente… il perchè lo si trova nel commento del signor Maddalena.
E’ un’immagine di grande gusto che, sia per il soggetto sia per la tecnica (pare un acquerello) richiama le antiche stampe giapponesi su carta di riso.
L’albero più scuro e la lingua di terra, in primo piano a sinistra, rompono la simmetria verticale creando anche profondità.
Non è originale, ma pur sempre valida; se non altro per lo studio di questa tecnica.
Immagine, a mio avviso, elegante e tenue ….delicata nei tratti che offrono una lettura pacata.
Bene bene ….
L’immagine, gradevole, è imperniata sui riflessi speculari e sulla modulazione dei toni dell’azzurro. Una linea di terra taglia orizzontalmente la metà del quadro e fa da asse di simmetria agli elementi reali e riflessi del secondo e dell’ultimo piano. In primo piano, il cuneo nero di una lingua di terra avanza da sinistra per arrestarsi in corrispondenza della mediana verticale del quadro. I quattro alberi con il motivo grafico dell’intreccio dei rami , via via più chiari per la prospettiva aerea, si stagliano sull’azzurro tenue dello sfondo: quattro linee verticali sulle due orizzontali del terreno.
I toni tenui e monocromatici, l’acqua immobile, il taglio allungato, creano una atmosfera di profonda quiete e tranquillità che colpisce e contamina lo spettatore.
Enrico
wow gente…. questo è il tipo di foto che piace a me, pressochè malinconico , morbidamente oserei dire languido, melanconico.
i toni del chiaroscuro disegnano la profondità e il grafismo dei rami è ok….
bravo bravo.
ottima scelta di taglio
mi piace per il cromatismo freddo, per la stilizzazione degli alberi riflessi, un bel modo di interpretare il paesaggio
Apprezzo enormemente lo scatto e – forse ancor di più – il commento fatto da Enrico Maddalena. Commento che, tra l’altro, mi appare perfettamente equilibrato ed incredibilmente preciso. Già… perchè lo ammetto: io non ne sarei stata capace. Uno scatto come questo mi coinvolge innanzi tutto emotivamente… il perchè lo si trova nel commento del signor Maddalena.