



La Corsa dei Ceri di Gubbio è una delle manifestazioni folcloristiche più antiche d’Italia. I ceri sono costituiti da strutture in legno che pesano circa 300 Kg e sono alte circa 5 metri. Da questi dati si capisce la difficoltà di portarle di corsa fino alla basilica in cima al monte, attraverso gli stretti vicoli medioevali. La foto di Perini, che rappresenta solo un frangente dell’evento, mi pare costituisca una sintesi molto efficace della manifestazione. Infatti restituisce all’osservatore la dinamicità della corsa, attraverso un uso puntuale del mosso, rafforzato dal fulcro dell’immagine, costituito dal viso del ceraiolo (fermo e a fuoco, quasi al centro dell’inquadratura), che evidenzia la tensione e la fatica dell’azione. Questo è il “punctum” della foto, ma l’autore non dimentica l’ambientazione, descritta dal palazzo medioevale sullo sfondo. Un’immagine riuscita, che racconta e coinvolge.
Roberto Rognoni
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Una foto ben pensata e costruita, trapela tutto lo sforzo dei carrai e la dinamicita dell’azione, i colori sono indispensabili per dare maggior valenza alla composizione. Direi davvero un ottimo scatto!
Il commento di presentazione è esauriente , Lo scatto di Valerio , coglie un momento dei piu’ faticosi , in questa corsa dei ceri , è una immagine dinamica -sti ceraioli con i muscoli tesi , lo sforzo è tanto maggiore perchè in salita – una festa in onore di sant’Ubaldo . si notano i fiori legati al fazzoletto del collo . Apprezzo il fatto che lo scatto non è completamente sfuocato .
Ogni volta che vedo le tue foto della corsa dei ceri sento la fatica che provano quegli uomini, sento il caldo che stanno soffrendo, sento la passione che provano.
Credo che da una foto non si possa chiedere di più.
Notevole scatto, composizione perfetta e fantastico il viso dell’uomo al centro, perfettamente fermo e a fuoco a dispetto del resto del fotogramma che rende merito allo sforzo e al movimento.