Gli elementi dell’immagine sono concentrati verso sinistra ed in alto.
Nel terzo sinistro c’é un occhio ed il naso; l’altro occhio resta isolato e disperso nel grande spazio bianco dei 2/3 orizzontali.
Lo sguardo del soggetto porta l’occhio dell’osservatore fuori dall’immagine ed in alto.
Avrei preferito un’inquadratura ridotta; che presentasse la pupilla di sinistra all’incirca all’incrocio dei terzi orizzontale e verticale sinistri e quella destra poco distante dal bordo verticale destro.
In breve, avrei eliminato una fascia in basso ed una a destra.
La chiave alta trafigura la donna in una maschera.
C’è un che d’inquietante senza dubbio. Si ha la sensazione che sia una maschera o persona che è poi la stessa cosa. Di quelle talmente ben fatte da essere “vere”. Manichini che fissano dalle vetrine; l’effetto è ancor più sconvolgente di sera, quando non vi è nulla del mondo esterno che si riflette, nei e sui vetri. Pare, in definitiva, una posa in rigor mortis.
Saluti
Gli elementi dell’immagine sono concentrati verso sinistra ed in alto.
Nel terzo sinistro c’é un occhio ed il naso; l’altro occhio resta isolato e disperso nel grande spazio bianco dei 2/3 orizzontali.
Lo sguardo del soggetto porta l’occhio dell’osservatore fuori dall’immagine ed in alto.
Avrei preferito un’inquadratura ridotta; che presentasse la pupilla di sinistra all’incirca all’incrocio dei terzi orizzontale e verticale sinistri e quella destra poco distante dal bordo verticale destro.
In breve, avrei eliminato una fascia in basso ed una a destra.
La chiave alta trafigura la donna in una maschera.
C’è un che d’inquietante senza dubbio. Si ha la sensazione che sia una maschera o persona che è poi la stessa cosa. Di quelle talmente ben fatte da essere “vere”. Manichini che fissano dalle vetrine; l’effetto è ancor più sconvolgente di sera, quando non vi è nulla del mondo esterno che si riflette, nei e sui vetri. Pare, in definitiva, una posa in rigor mortis.
Saluti