Il nostro patrimonio artistico è la nostra memoria, memoria di un tempo passato che ha reso possibile il nostro presente ….difendiamo il nostro presente preservando il passato pensando al futuro.
Non provo rincrescimento per non riuscire comprendere il legame tre l’enunciato e la fotografia e ho difficoltà a guardare la fotografia. E’ un tentativo, rimane in quel solco.
Il titolo della foto non è poco significativo o fuori luogo.
Io avrei utilizzato la frase satirica di Pasquino, indirizzata a Papa Urbano VIII Barberini”: Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini”. Letteralmente, “quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini!”.
Nella foto si vede la mano di una statua e sul fondo un cancello di ferro. E’ possibile stabilire una semplice relazione logica tra questi elementi: la necessità di tenere sotto protezione le opere d’arte.
La tua immagine Gino è di sicuro un dettaglio, a me non dispiace affatto.
Mi risulta pero’ arduo il tentativo di riconoscere nello scatto il significato che hai inteso dargli nella descrizione.
LS
In effetti riconosco che la descrizione mi suonava e mi continua a suonare male, voleva essere un elogio all’arte riuscito male, ma trattandosi di un blog fotografico (non volendo far polemica) “fotograficamente” parlando?
La parola “fotograficamente” significa tante cose insieme.
Dal punto di vista della composizione il taglio è buono. La mano è decentrata e lascia osservare lo sfondo. Purtroppo in questo (lo sfondo) sono presenti elementi di disturbo, quale quella forma bianca di marmo (un capitello caduto?) che entra in competizione visiva col dito della statua. Il bianco attira sempre l’attenzione, anche se è sfocato sullo sfondo.
C’é il particolare in basso a sinistra (parte della serratura dell’inferiata?) che attira lo sguardo, diagonalizzando e quindi rendendo dinamica la composizione.
E’ una foto che potrebbe trovare spazio, insieme ad altre, in un portfolio, in una mostra con soggetto architettonico.
Non capisco la relazione che passa tra la foto della mano (di una statua?) e la dedica sottostante. Forse l’autore ci può aiutare ulteriormente.
Non provo rincrescimento per non riuscire comprendere il legame tre l’enunciato e la fotografia e ho difficoltà a guardare la fotografia. E’ un tentativo, rimane in quel solco.
Il titolo della foto non è poco significativo o fuori luogo.
Io avrei utilizzato la frase satirica di Pasquino, indirizzata a Papa Urbano VIII Barberini”: Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini”. Letteralmente, “quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini!”.
Nella foto si vede la mano di una statua e sul fondo un cancello di ferro. E’ possibile stabilire una semplice relazione logica tra questi elementi: la necessità di tenere sotto protezione le opere d’arte.
Al solito devo riparare alla fretta:
“Il titolo della foto è poco significativo o fuori luogo. “
La tua immagine Gino è di sicuro un dettaglio, a me non dispiace affatto.
Mi risulta pero’ arduo il tentativo di riconoscere nello scatto il significato che hai inteso dargli nella descrizione.
LS
In effetti riconosco che la descrizione mi suonava e mi continua a suonare male, voleva essere un elogio all’arte riuscito male, ma trattandosi di un blog fotografico (non volendo far polemica) “fotograficamente” parlando?
La parola “fotograficamente” significa tante cose insieme.
Dal punto di vista della composizione il taglio è buono. La mano è decentrata e lascia osservare lo sfondo. Purtroppo in questo (lo sfondo) sono presenti elementi di disturbo, quale quella forma bianca di marmo (un capitello caduto?) che entra in competizione visiva col dito della statua. Il bianco attira sempre l’attenzione, anche se è sfocato sullo sfondo.
C’é il particolare in basso a sinistra (parte della serratura dell’inferiata?) che attira lo sguardo, diagonalizzando e quindi rendendo dinamica la composizione.
E’ una foto che potrebbe trovare spazio, insieme ad altre, in un portfolio, in una mostra con soggetto architettonico.