Pochi sono gli elementi di questo foto, una lunga linea d’orizzonte mostra uno spazio infinito, un’onda bianca segna di netto il confine tra terra e mare e poi lei, la protagonista… una piccola, minuscola vela bianca solca il mare; ecco il senso di libertà, il vento, l’infinito.
ok e da donde deduciamo che sia mar ionio?
non mi pare che ci sia nettuno col megafono che lo annuncia ai turisti!
cmq la composizione c’è, è buona.
Solo la bruciatura della schiuma fa intuire un uso un pò troppo spinto delle curve o livelli
una buona composizione caratterizza questa fotografia, guardandola mi infonde la voglia di solcare queste acque limpide ,solcarle a bordo di quella minuscola vela, che si vede all’orizzonte, verso mete non definite.
Io credo che l’autore indicandi ” Mar Ionio ” non abbia vuluto contestualizzare l’immagine , ma solo indicare il luogo dello scatto
ciao. Giuliano Andrea Ravasio.
Il tono dimesso, impastato di grigio, non squillante dei colori del mare e della sabbia mi fa pensare che l’Autore abbia infuso un senso di mestizia al contenitore e una speranza al contenuto (la barca), il veicolo della liberazione dal luogo dimesso, imho.
Pochi sono gli elementi di questo foto, una lunga linea d’orizzonte mostra uno spazio infinito, un’onda bianca segna di netto il confine tra terra e mare e poi lei, la protagonista… una piccola, minuscola vela bianca solca il mare; ecco il senso di libertà, il vento, l’infinito.
ok e da donde deduciamo che sia mar ionio?
non mi pare che ci sia nettuno col megafono che lo annuncia ai turisti!
cmq la composizione c’è, è buona.
Solo la bruciatura della schiuma fa intuire un uso un pò troppo spinto delle curve o livelli
una buona composizione caratterizza questa fotografia, guardandola mi infonde la voglia di solcare queste acque limpide ,solcarle a bordo di quella minuscola vela, che si vede all’orizzonte, verso mete non definite.
Io credo che l’autore indicandi ” Mar Ionio ” non abbia vuluto contestualizzare l’immagine , ma solo indicare il luogo dello scatto
ciao. Giuliano Andrea Ravasio.
Il tono dimesso, impastato di grigio, non squillante dei colori del mare e della sabbia mi fa pensare che l’Autore abbia infuso un senso di mestizia al contenitore e una speranza al contenuto (la barca), il veicolo della liberazione dal luogo dimesso, imho.