Philippe Dubois distingue quattro spazi fotografici:
1 – Lo spazio referenziale, tridimensionale ed entro il quale si muove il fotografo;
2 – Lo spazio rappresentato, la porzione di spazio referenziale, ripreso da un determinato punto di vista, che il fotografo pone all’interno dell’inquadratura;
3 – Lo spazio della rappresentazione: l’immagine fotografica bidimensionale;
4 – Lo spazio topologico, quello di chi osserva la foto.
Nell’immagine di Pieranna, lo “spazio della rappresentazione” si presenta occupato sulla destra da un cuneo scuro, delimitato a sinistra da una zona chiara in basso e due di diversa intensità in alto. La geometria della composizione presenta un asse di simmetria coincidente con la mediana orizzontale del rettangolo del quadro.
“Lo spazio rappresentato” è quello di una architettura moderna in vetro e calcestruzzo.
Le forti linee prospettiche guidano lo sguardo verso il fondo della costruzione, sulla fila di sedie rosse, dove si percepisce il contesto ambientale nel quale è immersa.
Ma il riflesso delle pareti vetrate rivela anche parte dello “spazio referenziale”, quello fuori dall’inquadratura.
E lo “spazio topologico”? Quello in cui siete immersi mentre osservate questa foto, la vostra stanza, lo schermo del computer, i rumori che vengono dall’esterno e dall’interno della casa.
Io credo che esistano ancora altri spazi, come lo spazio psicologico e quello culturale, ma questa è un’altra storia.
Buona luce
Enrico Maddalena
molto bella ! forme elissoidi vuote e piene che si contrappongono ma che si equilibrano tra loro. linee dinamiche morbide “collinari “”rendono leggera l’enorme struttura ,inoltre il riflesso evidente nella parte destra amplifica la visione , sfonda la bidimensionalità della fotografia e ti mette in relazione al luogo fotografato .complimenti a Pieranna
Philippe Dubois distingue quattro spazi fotografici:
1 – Lo spazio referenziale, tridimensionale ed entro il quale si muove il fotografo;
2 – Lo spazio rappresentato, la porzione di spazio referenziale, ripreso da un determinato punto di vista, che il fotografo pone all’interno dell’inquadratura;
3 – Lo spazio della rappresentazione: l’immagine fotografica bidimensionale;
4 – Lo spazio topologico, quello di chi osserva la foto.
Nell’immagine di Pieranna, lo “spazio della rappresentazione” si presenta occupato sulla destra da un cuneo scuro, delimitato a sinistra da una zona chiara in basso e due di diversa intensità in alto. La geometria della composizione presenta un asse di simmetria coincidente con la mediana orizzontale del rettangolo del quadro.
“Lo spazio rappresentato” è quello di una architettura moderna in vetro e calcestruzzo.
Le forti linee prospettiche guidano lo sguardo verso il fondo della costruzione, sulla fila di sedie rosse, dove si percepisce il contesto ambientale nel quale è immersa.
Ma il riflesso delle pareti vetrate rivela anche parte dello “spazio referenziale”, quello fuori dall’inquadratura.
E lo “spazio topologico”? Quello in cui siete immersi mentre osservate questa foto, la vostra stanza, lo schermo del computer, i rumori che vengono dall’esterno e dall’interno della casa.
Io credo che esistano ancora altri spazi, come lo spazio psicologico e quello culturale, ma questa è un’altra storia.
Buona luce
Enrico Maddalena
molto bella ! forme elissoidi vuote e piene che si contrappongono ma che si equilibrano tra loro. linee dinamiche morbide “collinari “”rendono leggera l’enorme struttura ,inoltre il riflesso evidente nella parte destra amplifica la visione , sfonda la bidimensionalità della fotografia e ti mette in relazione al luogo fotografato .complimenti a Pieranna
Forme molto ben composte, un po’ deboli i toni nella zona vera
Ottima