Ringrazio la commissione che ha scelto questo scatto e averlo postato in questo blog. Mi sono accorto solo ora che ho commesso un piccolo errore (ORRORE — “neva” al posto di “neve” ) nella didascalia. Il sottoscritto, nel chiedere scusa con quanti vorranno commentarla, anticipatamente ringrazia.
Una immagine dove la luce laterale modella i volumi e dove le piccole figure sono fondamentali per comprendere le reali dimensioni della scena. Abbiamo bisogno sempre di un termine di paragone per “misurare” lo spazio.
Mi vengono alla mente quelle foto di corpi nudi che, senza altri riferimenti sembrano, al primo sguardo, colline e montagne che si susseguono in grandi spazi.
Questa foto mi riporta a quanto ha rilevato Kracauer, la fotografia fa sentire in modo più netto la sua specificità non quando dà una visione panoramica di una situazione, ma quando pone in risalto il carattere frammentario di quello che è ripreso, quando suggerisce per assenza il pulsare della vita da cui il particolare è stato prelevato. Pertanto se non si mostravano i due sciatori questa sarebbe stata maggiormente La Fotografia.
Ciao Antonio.
Felicissimo che questa splendida immagine è stata scelta per essere pubblicata su questo blog, i miei complimenti sia per la selezione che per lo spledido scatto.
Ciao, Fabrizio.
Interessantissima Fotografia, morbida, quasi vellutata come la seta… però, se fosse stata tagliata un pò più a destra, togliendo quelle poche persone che si intravedono, sarebbe stata ancor più d’effetto… questo ovviamente è il mio modestissimo parere…
Ringrazio la commissione che ha scelto questo scatto e averlo postato in questo blog. Mi sono accorto solo ora che ho commesso un piccolo errore (ORRORE — “neva” al posto di “neve” ) nella didascalia. Il sottoscritto, nel chiedere scusa con quanti vorranno commentarla, anticipatamente ringrazia.
Antonio Esposito.
Una immagine dove la luce laterale modella i volumi e dove le piccole figure sono fondamentali per comprendere le reali dimensioni della scena. Abbiamo bisogno sempre di un termine di paragone per “misurare” lo spazio.
Mi vengono alla mente quelle foto di corpi nudi che, senza altri riferimenti sembrano, al primo sguardo, colline e montagne che si susseguono in grandi spazi.
Questa foto mi riporta a quanto ha rilevato Kracauer, la fotografia fa sentire in modo più netto la sua specificità non quando dà una visione panoramica di una situazione, ma quando pone in risalto il carattere frammentario di quello che è ripreso, quando suggerisce per assenza il pulsare della vita da cui il particolare è stato prelevato. Pertanto se non si mostravano i due sciatori questa sarebbe stata maggiormente La Fotografia.
Ciao Antonio.
Felicissimo che questa splendida immagine è stata scelta per essere pubblicata su questo blog, i miei complimenti sia per la selezione che per lo spledido scatto.
Ciao, Fabrizio.
Interessantissima Fotografia, morbida, quasi vellutata come la seta… però, se fosse stata tagliata un pò più a destra, togliendo quelle poche persone che si intravedono, sarebbe stata ancor più d’effetto… questo ovviamente è il mio modestissimo parere…
Un grazie sincero ad
@ Enrico …e
@ Maurizio
per i bellissimi e costruttivi commenti (uno con e l’altro senza) sulle persone.
Due modi di vedere la Fotografia.
@ Fabrizio … un grazie sincero x aver apprezzato.
@ Sara anche il tuo commento è costruttivo; le persone sono volute. Grazie.
noto il bellissimo b/n e la resa di tante tonalità intermedie.
a diffeenza di chi mi precede,penso che gli sciatori diano la proporzione di questo paesaggio imponente, senza essere invasivi.