L’IR può colpire a prima vista per il risalto che dà al cielo ed alla vegetazione; resta fondamentale tuttavia la composizione, come per qualunque normale fotografia. Qualcosa da dire sulla composizione allora. Avrei eliminato l’albero chiaro tagiato dal margine sinistro del quadro, perché attira lo sguardo e rompe l’equilibrio dell’insieme. Equilibrio che vedrei meglio giocato sul gruppo di alberi sullo sfondo e sul ceppo vicino. Mi sarei avvicinato al ceppo (o roccia, non si capisce bene cosa sia) per ingrandirlo e renderlo un punto focale dell’immagine dove lo sguardo può soffermarsi prima di spaziare verso il poggio.
Pur non essendo io propenso alle riprese dal basso verso l’alto in generale, tuttavia questa foto ad IR , complice il titolo, mi fa venire subito alla mente L’Infinito leopardiano: se non ci fosse stato quel colle chissà se Leopardi avrebbe scritto mai il famoso idillio…è il cielo a mio avviso che mi da l’idea di andare oltre la visione circoscritta verso quello spazio-tempo indefinito ed interminato .
Una maggiore cura nella composizione in primo piano,v. Enrico, avrebbe reso di più.
L’IR può colpire a prima vista per il risalto che dà al cielo ed alla vegetazione; resta fondamentale tuttavia la composizione, come per qualunque normale fotografia. Qualcosa da dire sulla composizione allora. Avrei eliminato l’albero chiaro tagiato dal margine sinistro del quadro, perché attira lo sguardo e rompe l’equilibrio dell’insieme. Equilibrio che vedrei meglio giocato sul gruppo di alberi sullo sfondo e sul ceppo vicino. Mi sarei avvicinato al ceppo (o roccia, non si capisce bene cosa sia) per ingrandirlo e renderlo un punto focale dell’immagine dove lo sguardo può soffermarsi prima di spaziare verso il poggio.
Pur non essendo io propenso alle riprese dal basso verso l’alto in generale, tuttavia questa foto ad IR , complice il titolo, mi fa venire subito alla mente L’Infinito leopardiano: se non ci fosse stato quel colle chissà se Leopardi avrebbe scritto mai il famoso idillio…è il cielo a mio avviso che mi da l’idea di andare oltre la visione circoscritta verso quello spazio-tempo indefinito ed interminato .
Una maggiore cura nella composizione in primo piano,v. Enrico, avrebbe reso di più.